Milano Design Week 2018: i mostri di Lasvit

In occasione del Fuorisalone 2018, nella splendida cornice del Teatro Gerolamo, Lasvit ha lanciato Monsters. Una collezione di creature “mostruose” in vetro firmata da grandi nomi del design internazionale.

Una delle cose che amo di più della Milano Design Week è la possibilità di scoprire i tesori storici della città. Palazzi, case museo e addirittura teatri che per una settimana si aprono a tutti, ospitando nei loro interni carichi di storia le installazioni e le novità proposte dalle aziende.

Un esempio è quello del Teatro Gerolamo in Piazza Beccaria. Un piccolo gioiello nato a metà dell’Ottocento che, dopo un lungo restauro, ha riaperto i battenti nel 2017. E che quest’anno, in occasione del Fuorisalone, è stato scelto dall’azienda ceca Lasvit per presentare Monsters, la sua nuova collezione di vasi e oggetti in vetro, firmata da grandi nomi del mondo del design come Nendo, Fabio Novembre, i fratelli Campana, Maarten Baas.

Una location unica, dunque, resa ancora più speciale dal fatto che, a ogni ora, si susseguivano sul palco veri e propri spettacoli di cabaret. Spettacoli intesi, però, nell’accezione storica che questa forma di intrattenimento ha. Quando il cabaret si proponeva come un melting pot di idee e luogo di incontro per scrittori, artisti, poeti e musicisti.

Se sul palco si alternavano burlesque e danze inquietanti, il centro del teatro era, invece, occupato dall’installazione The Independant di Maxim Velčovský, art director di Lasvit. Una sorta di totem composto da schermi di cristallo con protagoniste immagini e voci delle mostruosità dei nostri tempi. Mentre i Monsters di Lasvit, dal loggione, erano intenti a “guardare”.

Insomma, un concept pazzesco che è valso a Lasvit il Milano Design Award 2018, il premio che celebra le migliori installazioni del Fuorisalone, “per la straordinaria capacità del progetto di far dialogare i prodotti con il contesto e gli spettatori, mettendo in scena in modo ironico e spiazzante lo spettacolo della materia e della creatività in tutte le sue sfumature”. Scusate se è poco!