Un altro dei miei colpi di fulmine di Maison et Objet? Portego. Un brand Made in Veneto al centro del cui progetto c’è l’idea di unire il design e l’artigianato. Un progetto con un respiro internazionale, ma anche fortemente ispirato da quel tessuto veneto in cui affonda le proprie radici, che ha dato vita a una collezione di accessori e complementi dal carattere unico. Pezzi innovativi che sembrano, però, nello stesso tempo, rimandare a qualche cassetto della nostra memoria. E proprio per questo, secondo me, destinati a superare la prova del tempo.
Siete curiosi di vedere alcune delle novità presentate da Portego durante la fiera parigina? Allora, forza, seguitemi. 😉
Selfportrait è uno specchio ispirato ai ventagli di carta giapponesi di cui riproduce, nell’intaglio del legno, la leggerezza e l’armonia del plissé.
Disegnato da Ilaria Innocenti e Giorgio Laboratore nel 2015 non è di per sé una novità, ma a Parigi è stato proposto in due nuovi colori: blu e corallo. Favolosi, vero?
Sulla scia del successo dello specchio Selfportrait, Portego ha deciso di arricchire il nostro angolo beauty con l’aggiunta di un nuovo pezzo: Miniportrait, una scatola portagioie che riprende il plissé del ventaglio giapponese.
A proposito, questo gioiellino è finito all’istante nella wishlist per il mio compleanno. Siete avvisati, eh! 😉
Last but not least, il tappeto Oci. Disponibile in tre diverse forme e altrettante palette di colore, i tappeti possono essere usati singolarmente oppure accostati, formando un unico quadro. Potevo non innamorarmene? Certo che no! I suoi “occhi” (oci in dialetto veneziano significa occhi, oltre a indicare metaforicamente le finestre degli edifici di Venezia) mi hanno lasciato senza scampo.
Allora, che ne pensate? E quale, tra questi pezzi, preferite?
Photo: Portego.
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