Può una casa farti battere forte il cuore? Beh, questo appartamento con me ci è riuscito in pieno. Un interno ricavato in un complesso ottocentesco nel centro di Parigi dove il mio sguardo si è perso tra vetrate industriali, mattoni a vista e splendidi arredi di design. Ma, ahimè, mentre stavo meditando di trasferirmi lì, ecco che è sopraggiunto un colpo di scena a rovinare i miei piani. Quale? Cari lettori, questa non è una “vera” casa, ma un appartamento campione. Uno spazio utilizzato dallo showroom e studio di interior design parigino, 10surdix, per permettere ai propri clienti di sperimentare il concetto di sartorialità. Un’idea super cool, vero?
Tante le soluzioni su misura e i pezzi che mi hanno colpito. Ma, tra tutti, sono stata attratta, in particolare, dalla sospensione che illumina l’isola della cucina (Bolle, disegnata da Massimo Castagna per Gallotti&Radice) e dalla cucina Ego di Abimis. Un brand che ha fatto proprio della sartorialità il suo tratto distintivo e che è riuscito in un’impresa che ritenevo fino a qualche tempo fa impossibile: farmi innamorare di una cucina in acciaio. Sarà per il suo aspetto rétro? Probabile. Fatto sta che l’innamoramento dura ormai da qualche mese. Da quando ve ne parlai a proposito di quest’altro appartamento parigino. Vi ricordate? No? Allora, forza, urge un ripasso. 😉
Allora, che ne pensate? Sembra o non sembra una casa vera?
Sara says
Ciao Alessia, altro bell’articolo, trovato tra l’altro spulciando in giro circa l’ottimizzazione degli spazi interni. E’ sempre così, insomma, quando la stessa composizione interna viene pensata prima della costruzione finale, non si può che ottimizzare. Le foto sono bellissime, calzano a pennello e pur nonostante si tratti di spazi contenuti, sembra quasi che le dimensioni si amplifichino.