Il mio ultimo colpo di fulmine? Marqué, la collezione di arredi in metallo intarsiato disegnata da Alessandro Zambelli per Matter of Stuff, la galleria londinese fondata nel 2014 dalle architette italiane Simona Auteri e Sofia Steffenoni.
Tre pezzi – un mobile bar, una consolle e un tavolino da caffè – in cui i materiali (ottone, rame e ferro) sono stati reinterpretati in chiave ebanistica attraverso l’utilizzo dell’intarsio. Una tecnica tradizionale che dà vita a preziosi decori e che qui valorizza le diverse gradazioni delle superfici determinate dal processo di ossidazione a cui sono stati sottoposti i metalli.
Insomma, un progetto raffinato che coniuga vecchi e nuovi linguaggi. E che nasce dalla volontà di omaggiare la Parigi degli anni ’20 e l’opera di grandi esponenti del design Art Déco come Jacques Emile Ruhlmann e Jean Dunand.
Qualcos’altro da aggiungere? Sì. Con la collezione Marqué Zambelli ha preso parte al MOS Designer Residency Competition, un concorso ideato da Matter of Stuff che ha visto la partecipazione di 6 studi di design internazionali (oltre ad Alessandro Zambelli, Nina Cho, Olga Bielawska, Studio UUfie, Tim Vanlier, Tomas Libertiny).
Obiettivo del contest è stato quello di sviluppare progetti che combinassero le idee dei designer con l’antico sapere artigianale italiano di lavorazione del metallo e del marmo. Un obiettivo che risponde alla mission di Matter of Stuff di promuovere una cultura fondata sullo scambio tra artigianato e design.
[…] A proposito di ispirazioni Art Déco, se non lo avete già fatto, leggete il post su Marqué, la collezione di arredi in metallo intarsiato disegnata da Alessandro Zambelli. Mi raccomando, […]