London Design Fair 2019: i miei preferiti

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Come vi accennavo, la settimana scorsa ho partecipato al London Design Festival. Un appuntamento importante per andare a caccia di trend e novità dal mondo del design, oltre che una splendida occasione per perdersi fra le strade di Londra.

Sono tanti gli eventi che compongono la variegata design week londinese e altrettanti i progetti che mi hanno colpito. Fra tutte le tappe che ho toccato quest’anno, però, quella che ho trovato in assoluto più interessante è stata la London Design Fair, l’esposizione ospitata all’interno del favoloso Old Truman Brewery, un antico birrificio di Brick Lane.

Per questo è proprio dalla London Design Fair che partirà il mio racconto.

Ecco i miei progetti preferiti.

FLOOR STORY

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Floor Story è un brand britannico che produce tappeti, realizzati in collaborazione con interessanti firme del design contemporaneo. Fra le novità presentate alla London Design Fair 2019, Equilibrium di Camille Walala. Un’esplosione di forme e colori vivaci nel tipico stile “pop tribale” che ha reso celebre la giovane designer francese.

Camille Walala ha partecipato al London Design Festival 2019 anche con una giocosa installazione a South Molton Street. Ne ho già parlato, vi ricordate?

STUDIO MOïO

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La matericità della texture unita all’intensità del blu. Ecco, in breve, cosa mi ha colpito di Modern Ancestors, la serie di vasi della designer franco-palestinese Maïa Beyrouti. Realizzata nel suo studio a Berlino, la collezione nasce da un mix di manualità e lavorazione al tornio. A comporre i vasi una base in grès porcellanato grezzo, smaltato con lava opaca blu cobalto. Il processo artigianale rende ogni pezzo assolutamente unico. Proposti in diverse dimensioni, i vasi sono molto belli quando sono combinati insieme.

One We Made Earlier

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Memphis, il movimento creato da Ettore Sottsass nel 1981, è tornato a influenzare il mondo del design con le sue audaci sperimentazioni di pattern e colori. Lo confermano tanti progetti visti in occasione delle ultime fiere. Un esempio? Questi meravigliosi vasi di One We Made Earlier, un giovane studio inglese che ama giocare con le forme e le texture. Da perdere la testa!

Archidreamer

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È l’architettura la principale fonte di ispirazione di Archidreamer, uno studio creativo con base a Londra e a Seoul. In particolare, l’architettura minimale, che con le sue linee pulite permette di porre l’accento sulle texture dei materiali. Come suggerisce il nome, l’obiettivo di Archidreamer non è, però, tanto quello di raccontare gli edifici, quanto i ricordi e le esperienze che derivano dall’architettura. La collezione dello studio britannico-coreano comprende stampe, tessuti decorativi e tappeti.

Max Jacquard

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Semazen è una serie di sculture luminose in vetro, firmata dal designer londinese Max Jacquard. A ispirare la collezione sono le oscillazioni delle onde radio AM e le forme rotanti del Sufi Dervishes (una danza turbinante praticata dai discepoli del Sufismo per raggiungere l’estasi). Ogni lampada rappresenta un’esplorazione unica della forma delle onde sonore, che appaiono come congelate in un cristallo ottico.

YARŌ STUDIO

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YARŌ è uno studio multidisciplinare, con base a Brooklyn, che esplora le relazioni fra design, artigianato e arte. In occasione della London Design Fair 2019, lo studio newyorkése ha lanciato la sua prima collezione, frutto della collaborazione fra Andrea Parikh (specializzato nel furniture design), Alexander Kuzio (architectural design) e Jude Hughes (contemporary design curation). Fra i pezzi proposti Esoteric Boogaloo, un vero e proprio tappeto multifunzionale. Nel tessuto sono, infatti, integrati tavolini in pietra e sedute. Spettacolare!

Kustaa Saksi

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Kustaa Saksi è un artista e designer finlandese con base ad Amsterdam, specializzato nello storytelling grafico attraverso pattern, tessuti e installazioni. Nelle sue opere Saski crea mondi giocosi e paradossali. Storie fuori dall’ordinario, che combinano texture finemente lavorate con palette cromatiche ricche e un uso sperimentale dei materiali. In occasione della London Design Fair 2019, Saksi ha presentato il suo nuovo tappeto Under Shelter II, all’interno dell’esposizione curata dalla galleria digitale Adorno. Una mostra che ha riunito le opere di designer indipendenti che lavorano fra arte, design e artigianato, provenienti da 11 Paesi diversi. Senza dubbio una delle installazioni che ho preferito.

High Society

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È la ricerca di nuovi materiali sostenibili il tema centrale nel mondo del design contemporaneo. Un tema a cui la London Design Fair 2019 ha dedicato un’intera sezione. Fra i progetti presentati, uno tutto italiano. Si tratta di High Society, una start-up altoatesina che realizza lampade con gli scarti vegetali post-industriali della canapa, del tabacco e delle vinacce. L’obiettivo? Recuperare il rapporto fra uomo e natura attraverso il linguaggio del design.

Allora, cosa ne pensate? C’è qualcosa che vi ha colpito?

P.S. Trovate un assaggio della mia settimana londinese anche su Instagram fra le Stories in evidenza. Se ve le siete perse…

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