Diamonds are a girl’s best friend, cantava la mitica Marilyn Monroe nel film Gli uomini preferiscono le bionde. Condivido l’affermazione? Beh, non posso certo dire che i diamanti mi lascino indifferente, ma non sono loro il mio migliore amico, bensì le lampade di design. Ebbene sì, miei cari lettori, per quanto mi piacciano i gioielli, non c’è niente che mi renda felice quanto avere tra le mani una bella lampada. Una passione che mi accompagna da lungo tempo e che il blog ha contribuito a consolidare. Come dire, i rischi del mestiere. E non c’è da stupirsi. Infatti basta guardare le foto che condivido ogni giorno su Interior Break per rendersi conto di quanto spesso siano proprio le luci a fare la differenza in un interno.
Non siete convinti? Allora date uno sguardo a queste immagini. Una selezione di soggiorni con alcune delle mie lampade di design preferite. Piantane, lampade da tavolo, da parete, sospensioni. Icone e pezzi recenti. Insomma, un mix per tutti i gusti dedicato alla zona del living che preferisco. Quale? Quella relax, naturalmente. 😉
La lampada 265 (design Paolo Rizzatto, Flos, 1973) è un pezzo molto flessibile. Merito del suo lungo braccio che consente di spostare la fonte luminosa in qualsiasi punto dell’ambiente con un semplice movimento della mano. Che dire, bella e funzionale.
Alvhem, via my scandinavian home
Parentesi (design Pio Manzù e Achille Castiglioni, 1971) è una delle lampade più celebri di Flos. Essenziale ed estremamente versatile, si adatta agli ambienti più diversi. Un classico intramontabile. E non è difficile capire il perché.
via 79 Ideas
Aim (design Ronan & Erwan Bouroullec, Flos, 2013) è nata dall’idea di creare una lampada che offrisse infinite regolazioni per andare incontro alle diverse esigenze di illuminazione. Il risultato? Una sorta di pianta facilmente spostabile grazie ai lunghi cavi. Cavi che, di norma considerati elementi soltanto funzionali e quindi da nascondere, qui invece assumono una chiara funzione estetica.
Tolomeo (design Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina, 1987), uno dei best seller di Artemide, è una reinterpretazione in chiave moderna delle vecchie lampade a molla. Disponibile in diverse versioni, la mia preferita è quella da terra. Perfetta per creare un angolo lettura funzionale ed elegante.
my home, via sfgirlbybay
Nesso (design Giancarlo Mattioli, Gruppo Urbanisti Città Nuova, Artemide, 1967), grazie al suo ampio diffusore a forma di ombrello, ha un mood giocoso. Realizzata in resina ABS, è disponibile in due colori, bianco e arancione. Quale versione mi piace di più? Quella bianca, anche se non c’è niente che garantisca un viaggio indietro nel tempo come una lampada Nesso arancione.
Empatia (design Carlotta de Bevilacqua, Paola di Arianello, Artemide, 2013) unisce l’antica tradizione del vetro soffiato con le elevate prestazioni della tecnologia LED. Insomma, una perfetta sintesi tra passato e presente. Impossibile non provare empatia per lei, no?
Ah, dimenticavo, se non vi attrae la prospettiva di avere una sospensione accanto al divano, c’è anche la versione da tavolo e da terra.
Neuro (design Davide Groppi e Beppe Merlano, sembra una rivisitazione dei vecchi impianti elettrici.
Una spina, un cavo, degli isolatori, un portalampada e una lampadina LED. L’idea? Portare la luce dove si vuole, partendo da una presa elettrica.
Sampei (design Davide Groppi ed Enzo Calabrese,
Photo: Davide Groppi.
Che ne pensate? In questa selezione c’è la vostra lampada del cuore? Allora sappiate che queste e molte altre lampade di design sono disponibili nel negozio Casa delle Lampadine. Guardare per credere. 😉
Post in collaborazione con Casa delle Lampadine
[…] un altro pezzo straconosciuto del design italiano. E sì, lo so, l’ho già inserita nella mia selezione di lampade per il soggiorno, ma, essendo una delle mie preferite, le ho voluto dare spazio anche qui. Mi […]