Un vecchio edificio industriale nell’East London trasformato in uno spazio di lavoro per creativi dal mood caldo e accogliente.
Coworking. In un mondo dove il numero di lavoratori freelance è in continua ascesa l’alternativa al lavoro da casa passa proprio da lì. Da spazi di condivisione che possano ricreare certe dinamiche dell’ufficio, offrendo importanti occasioni di scambio. Una realtà sempre più diffusa nelle grandi città (in Italia soprattutto a Milano). E che riguarda, in particolar modo, il settore creativo. Un ambito professionale in cui l’esigenza di fare networking è alla base della buona riuscita di tanti progetti.
Il motivo di questa premessa? Beh, perché oggi è proprio in un coworking che vi porterò. Per l’esattezza a Londra, in uno spazio nell’East London, pensato appunto per i creativi.
Si chiama De Beauvoir Block ed è un edificio industriale di età edoardiana, ridisegnato dallo studio Sella Concept con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro flessibile e super accogliente. Da qui la scelta di vestire il freddo contenitore industriale originale con materiali naturali e con una palette di colori avvolgente.
D’altronde, dice Tatjana Von Stein, una delle due interior designer che si sono occupate del progetto, “noi trascorriamo la maggior parte del tempo al lavoro, perciò è fondamentale avere uno spazio che possa adattarsi ai vari momenti della giornata, soprattutto nel settore creativo dove l’ambiente condiziona fortemente l’ispirazione”.
Sempre nell’intento di creare un’atmosfera il più rilassante possibile, gli interni sono stati arredati mescolando pezzi molto diversi tra di loro. Arredi in paglia di Vienna che evocano le atmosfere di un bistrot. Tavoli in legno grezzo e metallo dal sapore industriale. Librerie in legno e invitanti divani in velluto. Insomma, un mix eclettico che conta, tra l’altro, molti pezzi disegnati dallo stesso Sella Concept.
A completare il quadro, in perfetta linea con le ultime tendenze, tantissime piante. Perché una vita green fa bene alla salute e sembra che renda più produttivi sul lavoro. Direi che non è poco, no?
Allora, cosa ne pensate? Vi piacerebbe lavorare in un posto così?
Photo: Nicholas Worley.
via dezeen
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